Giuseppe Mauro Maschiella

Sempre presenti
quando scrivo d’amore,
quasi tutti indifferenti
quando scrivo delle guerre
dei migranti, dell’orrore.
Indifferenti,
pensateci bene perché
siamo tutti migranti,
dov’è finita la vostra umanità
la vostra empatia e pietà?
Trovate……leggi…

Ho sempre viaggiato
in mari tropicali,
in isole lontane
su spiagge con
sabbia bianca e fine.
Paesaggi che ancor porto
nelle illusioni e nei sogni
nei desideri e negli sfondi
di stati d’animo profondi,
e ciò che vedo
e quel che sento
è ciò……leggi…

Sembra fermo e sospeso
questo tempo di attesa
nella speranza che cambi qualcosa,
anche se scandisce
i secondi, le ore, i giorni
del mostro invisibile che s’avvicina
e tutto travolge, tutto rovina.
Lo sguardo volge a quel cielo
che mai ha avuto……leggi…

Quanto profonda è la tristezza
di questo tempo che passa
nell’umana sofferenza
mentre il virus avanza.
Quanto è grande l’amarezza
di vedere tanta gente incosciente
che migra verso il sud con debolezza
e non fugge dalla fame e dalle bombe.
Quanto……leggi…

Mani come piume leggere
carezzano i tasti di un piano.
Sette note si uniscono,
componendo una musica dolce e soave
che regala quell’intima pace,
che spesso si perde nel frenetico mondo.
Resto affascinato, in silenzio l’ascolto
e mentre il pianista……leggi…

Nei respiri d’un violino dolci e tristi melodie
destano le mie fantasie
e in me rimane ciò ch’è impossibile provare……leggi…

Son rudi, nodose
forti, laboriose,
le mani vissute di fatica,
o son mani
talentuose d’un artista
che incide, dipinge
scrive e quando senti musica
son quelle di un pianista.
Le mani si muovono
afferrano, stringono
fanno gesti...
sulla fronte……leggi…

Oggi nella mia pena
il pensiero torna
a giorni lontani, pieni
di ingenui sogni candidi,
che volavano
tra nuvole e cieli limpidi.
Da bambini il tempo
passava lento,
avevamo fretta di diventare grandi,
poi ci accorgemmo un giorno
di aver……leggi…

Venivo da un paese lontano,
dalla guerra incendiato,
con un bambino
in grembo e l’altro nella mano.
Un giorno di tanti mesi
fa fuggii dalla mia terra,
che beve sangue,
odiando la guerra.
Lasciai la mia patria,
ma la patria cos’è?
Solo……leggi…

Scende la sera,
alberi di nebbia velati,
la campagna si veste
di malinconia nei
campi appena arati.
Stanco, il passo lento,
vecchio, col viso spento,
il contadino torna
alla sua dimora,
quattro cadenti mura.
Una frugale cena,
poi la moglie……leggi…

Inaspettato, improvviso
il dolore silenzioso
attacca alle spalle
e arriva quasi sempre
nelle giornate che
sembran più belle.
Invisibile agli occhi
intoccabile dalle mani
ferisce il cuore
spezza il domani
si insinua nei pensieri.

Torna a……leggi…

Quanti furono i focolai
dell’immenso incendio
e quanti i vili mercenari
al soldo delle multinazionali?
Il fuoco avanza
nell’Amazzonia nostra,
milioni di specie animali
e vegetali distrutte
nessuna di esse sfugge
allo scempio dei fuorilegge.
Si……leggi…

Un tremolio di stelle
forse già estinte
illumina la notte
e ovunque spaziano gli occhi
nell’infinita volta celeste
il visibile è pervaso
di calma apparente.
Tutto è silenzio, ma il gelo
avvolge il pensiero
contrassegnando la storia……leggi…

La verità è del mare
una piccola eroica onda
che di restare a galla tenta
ma da sempre affonda sotto
ai prepotenti e crudeli cavalloni
di color che si sentono padroni.
La verità sempre resta
mentre ti spegni piccola onda
e si specchia nel……leggi…